Strategie ICT |
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Scritto da Administrator |
L’Inforav nasce nel 1973 come tavolo d’incontro, approfondimento e promozione, pubblico-privato, nel campo dell'ICT, partendo dai grandi progetti nazionali, che negli anni ’70 - ‘80 ponevano l’Italia in una posizione internazionale di assoluto rilievo in vari settori fra cui quello dell’Informatica giuridica (Italgiure, Guritel), quello della Cultura e del Turismo (Enitel), ecc. Fra i principali Soci dell'Istituto si citano: ABI Lab, ACI Informatica, CNR, Università LUISS, Infocert, CDTI (Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione), AICT (Associazione per la Tecnologia dell'Informazione e delle Comunicazioni). La struttura dirigente dell’Istituto può mettere a disposizione esperienze dirette, tutte a livello apicale, a cui si aggiungono ovviamente quelle dei Soci, acquisite su progetti particolarmente rilevanti in ambito nazionale e internazionale, fra cui (se ne riportano solo alcuni):
Fra i progetti sviluppati e gestiti direttamente e indirettamente dall’Inforav e ora operativi, si citano in particolare:
Gli obiettivi di interesse generale, perseguiti dall’Inforav negli attuali scenari della globalizzazione e della transizione digitale. L’ICT sta modificando il mondo, questo è noto, i nostri modi di vivere, la nostra capacità di relazionarci con gli altri. Purtroppo non si tratta solo di abitudini da cambiare, ma di una estrema competitività globale in cui l’ICT gioca un ruolo fondamentale a volte positivo ma in alcuni casi “disruptive”. L’Italia ha affrontato questo importantissimo tema in maniera disattenta e spesso errata, ma anche per l’Europa valgono analoghe considerazioni, tanto che di recente va sempre più emergendo la necessità di riaffermare una “sovranità” o meglio una maggiore indipendenza tecnologica della UE, più volte espresse dai Vertici istituzionali, sia nazionali che europei. L'Inforav per statuto e storia si muove proprio in questa direzione non tanto dal punto di vista promozionale quanto dei possibili contributi progettuali e attuativi, oggi in linea con gli indirizzi e le partnership previste dal PNRR. L’Inforav nei suoi studi e approfondimenti ha evidenziato le numerose difficoltà, che hanno contraddistinto l’approccio del Paese allo sviluppo ICT. Uno dei principali problemi è quello dell’estrema frammentazione, in cui si è sviluppato l’ICT pubblico, con gravi conseguenze, fra cui un disallineamento fra i diversi sistemi, una forte complicazione nei rapporti con imprese e cittadini, una moltiplicazione dei costi, una maggiore attrattività, per le nostre Imprese ICT, del mercato interno rispetto a quelli globali, una forte diffusione di strumenti e piattaforme estere (per le quali non sussiste ovviamente nessuna contrarietà) e una corrispondente assenza dell’ICT nazionale dai mercati internazionali. Questo è molto rischioso e già attualmente sta generando difficoltà economiche o addirittura tendenze alla “desertificazione” in aree importanti e strategiche del nostro sistema come il commercio, il turismo, le strutture alberghiere, ecc., sempre più dipendenti da piattaforme estere. Rimandando ad elaborazioni più particolareggiate sulla tematica, si elencano alcuni dei progetti strategici di grande interesse nazionale, a cui l’Inforav sta lavorando e per i quali mette a disposizione studi, o anche reti di relazioni e accordi, prototipi funzionanti o piattaforme già operative. Di tali linee strategiche sono state messe al corrente le principali Istituzioni, fin dalla fase di avvio della Transizione digitale, e sono stati messi a punto anche accordi di valore strategico con il CNR come con Infocert, mentre altri sono in corso di definizione. Si tratta di attività che spesso sfuggono alle strategie nazionali, da svolgere in quell’area pubblico-privato, di cui l’Inforav può contribuire a costituire un punto d’incontro.
Queste linee strategiche di sviluppo sono state approvate dal Consiglio Direttivo dell'Istituto e fanno parte di accordi quadro firmati con Enti e Aziende com e CNR, Infocert ed altri. Tutti i progetti, innovativi e strategici (per i quali l’Inforav mette a disposizione competenze, relazioni, prototipi, piattaforme già a regime, ecc.), sono stati accolti con particolare interesse anche se gli indirizzi successivi nel settore ICT sono andati verso una massiccia diffusione delle tecnologie esistenti, considerati anche i tempi brevissimi a disposizione. Si ritiene che a questo punto si possano riprendere alcune delle soluzioni di interesse nazionale proposte, affiancandole a costi contenuti al PNRR, con una visione strategica più indirizzata ad una maggiore presenza italiana sugli scenari altamente competitivi globali nel campo delle nuove tecnologie. E’ ciò che peraltro richiedono migliaia di tecnici di grande valore, ambiti da altri Paesi e costretti ad andare all’estero per esprimere le propria capacità. |