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Pomodori, angurie, peperoni riducono il rischio di ictus

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Scritto da PubbliScienze Martedì 09 Ottobre 2012 14:44

Uno studio finlandese ha mostrato che avere più elevati livelli corporei di licopene, un composto alchilico appartenente al gruppo dei carotenoidi e presente come additivo alimentare nei pomodori, cocomeri, pompelmi, peperoni e papaia, può ridurre il rischio di ictus. I risultati della ricerca sono stati pubblicati oggi sulla rivista medica Neurology. Lo studio ha esaminato 1.031 uomini con età compresa tra i 42 ed i 61 anni per un periodo di circa dodici anni.

Lo studio, che è stato finanziato dal Lapin keskussairaala (Ospedale Centrale della Regione della Lapponia) sito in Rovaniemi in Finlandia, ha scoperto che gli uomini aventi nel loro sistema sanguigno e nella loro dieta una maggiore quantità di licopene sperimentato meno attacchi rispetto a quelle aventi livelli più bassi. I partecipanti sono stati suddivisi in quattro categorie a seconda della presenza di licopene nella loro dieta. Sono stati riscontrati undici attacchi apoplettici tra i 259 partecipanti appartenenti alla quarta categoria, quella di coloro aventi la maggior quantità di licopene, mentre tra i 258 appartenendo alla categoria di più basso livello 25 hanno avuto ictus. Questo risultato suggerisce che la probabilità di avere un ictus è stato del 55% inferiore per coloro che hanno una maggiore quantità di questa sostanza chimica rispetto agli altri che se uno avevano una quantità più bassa.

"I risultati confermano la raccomandazione che la gente consumi almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno", ha detto il dottor Jouni Karppi del Dipartimento di Medicina presso l'Università della Finlandia Orientale. Secondo questo studio, mangiare questi tipi di alimenti ed in queste quantità "probabilmente potrà portare ad una forte riduzione in tutto il mondo del numero di attacchi apoplettici". Il principale autore dello studio ha inoltre aggiunto che il licopene ha agito come antiossidante, riducendo le infiammazioni e prevenendo la coagulazione del sangue, tra le principali causa di ictus ischemici, il tipo più comune di ictus.

Clare Walton della Stroke Association nel Regno Unito e non coinvolta con lo studio ha dichiarato: "questo studio suggerisce che un antiossidante che si trova in alimenti come pomodori, peperoni rossi e angurie potrebbe contribuire a ridurre il nostro rischio di ictus. Tuttavia, questi risultati non dovrebbero spingere le persone a non mangiare altri tipi di frutta e verdura perché tutti danno benefici per la salute e restano una parte importante di una sana alimentazione di base."
Rafael Ortiz, direttore del Center for Stroke and Neuro-Endovascular Surgery del Lenox Hill Hospital di New York, ha detto che, "insieme all'esercizio fisico ed al non fumare, la dieta è molto importante per ridurre la probabilità di ictus."

I risultati sono giunti come parte di uno studio più ampio sui fattori di rischio cardiovascolare. Tutti i partecipanti sono di Kupio vissuto, o nelle immediate vicinanze, la città finlandese dove si trova l'Università della Finlandia Orientale. Ulteriori ricerche sono necessarie per aiutarci a comprendere perché questo particolare antiossidante presente in alcune verdure come o pomodori potrebbe contribuire a mantenere il rischio di ictus più basso.

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I veicoli elettrici possono essere meno "verdi" delle auto convenzionali

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Scritto da PubbliScienze Domenica 07 Ottobre 2012 21:14

L'università norvegese Norges teknisk-naturvitenskapelige universitet (Università della Scienza e della Tecnologia) ha rilasciato giovedì scorso uno studio ("Comparative Environmental Life Cycle Assessment of Conventional and Electric Vehicles") che dimostra come i veicoli elettrici possano avere un potenziale maggiore impatto eco-tossico e per l'effetto serra rispetto alle auto convenzionali. Lo studio ha esaminato l'esame di tutto il ciclo di vita delle auto elettriche nel suo complesso, piuttosto che uno studio dell'impatto ambientale dell'auto elettrica durante la sua sola fase di utilizzo.

Il gruppo di ricercatori ha condotto un confronto tra l'impatto ambientale delle auto elettriche rispetto a differenti fonti di energia. Nel caso di una fornitura di energia elettrica per lo più a carbone o a base di olio, le auto elettriche sono svantaggiose rispetto ai diesel classici con un impatto sull'effetto serra che è risultato essere fino a due volte più grande.

I ricercatori hanno trovato che, assumendo una durata di 150.000 km, i veicoli elettrici, alimentati dall'attuale mix energetico europeo, offrono dal 10% al 24% di diminuzione del potenziale di riscaldamento globale (GWP) rispetto al diesel tradizionale od ai veicoli a benzina. Tuttavia, i veicoli elettrici presentano il potenziale per aumenti significativi di tossicità per l'uomo, gli animali, l'acqua con sua conseguente eutrofizzazione, nonché l'impatto causato dall'esaurimento del metallo, in gran parte causati dalla catena di alimentazione del veicolo.

I ricercatori, fatto salvo il grandissimo problema del riciclo delle batterie, suggeriscono di migliorare l'eco-compatibilità dei veicoli elettrici mediante "la riduzione dell'impatto ambientale causato dalla catena di approvvigionamento dell'energia e di promuovere le fonti di energia pulita, soprattutto per quanto riguarda il processo decisionale riguardante le infrastrutture per la energia elettrica" ed anche di allungare il ciclo di vita delle auto elettriche, in modo tale da farle ricoprire un ruolo più importante e così di contribuire positivamente agli sforzi di mitigazione dell'inquinamento.

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CERN experiments observe particle consistent with long-sought Higgs boson

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Scritto da CERN Press Release Mercoledì 04 Luglio 2012 14:24

Geneva, 4 July 2012. At a seminar held at CERN1 today as a curtain raiser to the year’s major particle physics conference, ICHEP2012 in Melbourne, the ATLAS and CMS experiments presented their latest preliminary results in the search for the long sought Higgs particle. Both experiments observe a new particle in the mass region around 125-126 GeV.

“We observe in our data clear signs of a new particle, at the level of 5 sigma, in the mass region around 126 GeV. The outstanding performance of the LHC and ATLAS and the huge efforts of many people have brought us to this exciting stage,” said ATLAS experiment spokesperson Fabiola Gianotti, “but a little more time is needed to prepare these results for publication.”

"The results are preliminary but the 5 sigma signal at around 125 GeV we’re seeing is dramatic. This is indeed a new particle. We know it must be a boson and it’s the heaviest boson ever found,” said CMS experiment spokesperson Joe Incandela. “The implications are very significant and it is precisely for this reason that we must be extremely diligent in all of our studies and cross-checks."

“It’s hard not to get excited by these results,” said CERN Research Director Sergio Bertolucci. “ We stated last year that in 2012 we would either find a new Higgs-like particle or exclude the existence of the Standard Model Higgs. With all the necessary caution, it looks to me that we are at a branching point: the observation of this new particle indicates the path for the future towards a more detailed understanding of what we’re seeing in the data.”

The results presented today are labelled preliminary. They are based on data collected in 2011 and 2012, with the 2012 data still under analysis. Publication of the analyses shown today is expected around the end of July. A more complete picture of today’s observations will emerge later this year after the LHC provides the experiments with more data.

The next step will be to determine the precise nature of the particle and its significance for our understanding of the universe. Are its properties as expected for the long-sought Higgs boson, the final missing ingredient in the Standard Model of particle physics? Or is it something more exotic? The Standard Model describes the fundamental particles from which we, and every visible thing in the universe, are made, and the forces acting between them. All the matter that we can see, however, appears to be no more than about 4% of the total. A more exotic version of the Higgs particle could be a bridge to understanding the 96% of the universe that remains obscure.

“We have reached a milestone in our understanding of nature,” said CERN Director General Rolf Heuer. “The discovery of a particle consistent with the Higgs boson opens the way to more detailed studies, requiring larger statistics, which will pin down the new particle’s properties, and is likely to shed light on other mysteries of our universe.”

Positive identification of the new particle’s characteristics will take considerable time and data. But whatever form the Higgs particle takes, our knowledge of the fundamental structure of matter is about to take a major step forward.

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Chi ti sta mangiando?

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Scritto da PubbliScienze Giovedì 08 Dicembre 2011 11:34

In occasione della riunione della Società Americana di Medicina Tropicale e Igiene presso la North Carolina State University (NCSU), un gruppo di ricercatori guidati da Coby Schal e Ed Vargo hanno presentato una ricerca preliminare sulla diversità genetica delle popolazioni di cimici. La loro analisi sul DNA delle cimici ha mostrato che la diversità all'interno di un singolo edificio è molato bassa. I ricercatori hanno scoperto che gli insetti possono accoppiarsi tra parenti ed evolvere allo stesso tempo.

Una parte della ricerca ha incluso un'analisi approfondita del DNA genetico delle cimici da letto condotta in diversi appartamenti. La loro diversità è risultata essere di molto inferiore a quella che ci si aspetta per un simile campione di popolazione in molte altre specie. Coby Schal ha detto: "Abbiamo sempre copntinuato a trovare la stessa cosa. All'interno di un dato appartamento, o anche di un determinato edificio, c'era una diversità genetica estremamente bassa. Nella maggior parte dei casi c'è solo una femmina che ha fondato tutta la popolazione."

Zachary Adelman, un entomologo della NCSU che non ha preso parte alla ricerca, ha detto che la presenza di diversi ceppi di cimici sulla costa orientale degli Stati Uniti d'Amercia "em>significa che stanno arrivando nel paese da un sacco di posti differenti."

La scoperta dimostra che i pesticidi sono inefficaci se non viene eliminata l'intera popolazione. Pochi eventuali superstiti sono in grado di ricreare molto velocemente una nuova generazione all'interno della casa o dell'edificio, e di trasmettere loro la resistenza genetica al pesticida. Schal ha anche sottolineato che "l'insetticida deve proprio essere robusto."

Coby Schal ha detto che, per la maggior parte delle specie, la diversità limitata provoca disturbi generici e la popolazione non sopravvive, rendendo questa scoperta una sorpresa. Egli ha detto: "in qualche modo le cimici sono in grado di resistere agli effetti dell'accoppiamento tra parenti, e di farlo molto bene." Schal ha anche suggerito che come fanno gli stessi scarafaggi che possono anche loro accoppiarsi tra parenti, questa capacità delle cimici da letto potrebbe essere correlata alla dipendenza di questa specie agli esseri umani ed al doversi trasferire da un posto all'altro. La ricerca è in una fase preliminare, ed un gran numero di analisi devono essere ancora eseguite prima del suo rilascio finale.

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La NASA ha lanciato il Mars Science Laboratory

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Scritto da PubbliScienze Sabato 26 Novembre 2011 23:24

La NASA ha lanciato il Mars Science Laboratory (MSL) in una missione pluriennale per valutare l'abitabilità di Marte. Il MSL è una missione con lo scopo di far atterrare ed operare il rover "Curiosity" sulla superficie di Marte. Il MSL è stato lanciato il 26 novembre 2011 alle 10:02 (EST) [15:02 (UTC)] e si prevede che atterrerà sul cratere Gale di Marte tra il 6 ed il 20 agosto 2012.

La NASA ha iniziato un viaggio storico verso Marte con il lancio del Mars Science Laboratory avvenuto oggi 26 novembre e che trasporta il rover "Curiosity". Il decollo dalla base di Cape Canaveral a bordo di un razzo Atlas V è avvenuto alle 10:02 (EST) [15:02 (UTC)].

L'amministratore della NASA Charles Bolden ha dichiarato: "Siamo molto eccitati per aver inviato su Marte il laboratorio scientifico più avanzato del mondo. MSL ci dirà le cose fondamentali che dobbiamo sapere su Marte, e mentre la scienza avanza, lavoreremo sulla possibilità di una missione umana sul Pianeta Rosso e verso altre destinazioni dove non siamo mai stati."

La missione porterà il rover "Curiosity" ad un atterraggio di precisioni ai piedi di una montagna all'interno del cratere Gale nell'agosto 2012. Nei due anni successi all'atterraggio il rover valuterà se la regione abbia mai offerto condizioni favorevoli per la vita microbica.

Peter Theisinger del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA e direttore della missione ha dichiarato: "Il veicolo di lancio ci ha dato una grande iniezione nella nostra traiettoria, e ora siamo in viaggio verso Marte. La sonda è in comunicazione con la base, è termicamente stabile e l'alimentazione è a posto."

Il vettore Atlas V ha inizialmente spinto la sonda in orbita attorno alla Terra e poi, con un secondo scoppio dallo stadio superiore del veicolo, la ha spinta fuori dell'orbita terrestre in un viaggio di 567 milioni di km verso Marte.

"Curiosity" ha degli obiettivi scientifici molto ambiziosi e ci sono anche molte differenze rispetto alla missione precedente, Mars Exploration Rover, giunta su Marte nel 2004. Utilizzerà un trapano ed una paletta poste all'estremità del suo braccio robotico per raccogliere campioni di suolo e polvere estratta dall'interno delle rocce. Quindi setaccerà ed impachetterà questi campioni inviandoli agli strumenti di laboratorio di analisi posti all'interno del rover stesso. "Curiosity" ha a bordo 10 strumenti di misurazione ed analisi con una massa totale di 15 volte superiore a quella dei due rover "Spirit" e "Opportunity", della missione giunta su Marte nel 2004. Alcuni degli strumenti posti a bordo di "Curiosity" sono i primi nel loro genere ad essere impiegati in una missione su Marte, come ad esempio un laser a combustione atto a verificare da lontano gli elementi che compongono le rocce, ed uno strumento radiografico a diffrazione a raggi X atto ad identificare i minerali presenti nei campioni di polvere prelevati dal rover.

Per trasportare e maneggiare il suo prezioso carico scientifico, "Curiosity" è due volte più lungo e cinque volte più pesante dei due precedenti rover, "Spirit" e "Opportunity". A causa della sua massa di circa una tonnellata, "Curiosity" è troppo pesante per impiegare airbag per attutire il suo atterraggio, per cui una parte del veicolo spaziale è costituita da un razzo che permetterà di controllarne la velocità di discesa.

Il sito scelto per l'atterraggio della missione permetterà a "Curiosity" l'accesso agli strati della montagna all'interno del cratere Gale. Le osservazioni dall'orbita di Marte hanno identificato minerali argillosi e solfato negli strati più bassi, indicando così la possibile presenza di acqua nella sua storia passata. Queste manovre di atterraggio di precisione dovrebbero fare di Gale un target sicuro restringendo così l'area di destinazione a meno di un quarto delle dimensioni dei precedenti obiettivi di atterraggio su Marte. Questo nuovo approccio per l'atterraggio con maggiore precisione di un veicolo spaziale "pesante" sono passi avanti nello sviluppo di una tecnologia che permetta missioni umane su Marte. Inoltre, "Curiosity" porta con se uno strumento per il monitoraggio delle radiazioni nell'ambiente naturale di Marte che ci trasmetterà informazioni importantissime per la progettazione di missioni umane su Marte che siano in grado di proteggere la salute degli astronauti.

La missione MSL è gestita dal JPL (Jet Propulsion Laboratory), una divisione del California Institute of Technology di Pasadena, per conto del Science Mission Directorate della NASA con sede a Washington. Il rover è stato progettato, sviluppato e assemblato al JPL. Launch Services Program della NASA al Kennedy Space Center in Florida ha gestito il lancio. Lo Space Network della NASA ha fornito i servizi di comunicazione per il veicolo di lancio. Il Deep Space Network della NASA fornirà l'acquisizione dei dati trasmessi e la comunicazione della missione spaziale.

Riferimenti

  • Brown, Dwayne; Guy Webster. "NASA Launches Most Capable and Robust Rover to Mars" – NASA, 26 novembre 2011 (in inglese)
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