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Acqua sulla Luna forse originata dalle comete

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Scritto da PubbliScienze Mercoledì 12 Gennaio 2011 00:00

Alcuni dati pubblicati domenica scorsa e provenienti da recenti analisi dettagliate dei campioni raccolti dalle missioni lunari Apollo della NASA, mostrano che l'acqua "lunare" presente in tali campioni potrebbe provenire dalle comete che si sono scontrate con la Luna agli inizi della sua storia geologica.

Una squadra di astrofisici della Wesleyan University nel Connecticut guidati da James Greenwood hanno analizzato i campioni prelevati nelle missioni Apollo 11, 12, 14, e 17 e hanno scoperto che le proprietà chimiche delle tracce di acqua "lunare" presenti in questi campioni differiscono da quelle tipiche dell'acqua terrestre.

Greenwood ha raccontato a Space.com che "i valori di deuterio (2H o D) che noi abbiamo misurato nell'apatite presente nei campioni di roccia riportati sulla terra dalle missioni Apollo è chiaramente differente dall'acqua della Terra." Greenwood es il suo team di ricercatori studiano in particolare le variazioni di idrogeno e/o deuterio nell'apatite minerale.

I dati rilevati mostrano che le proprietà chimiche dell'acqua presente nei campioni di apatite sono molto simili a quelli rilevati dai campioni delle comete Hale-Bopp (C/1995 O1), Halley (1P/Halley), e Hyakutake (C/1996 B2), suggerendo che l'acqua presente sui campioni prelevati sulla Luna potrebbe avere origine da queste o da latre comete.

Secondo Greenwood, i risultati di questo studio potrebbero anche fornire elementi di prova circa l'origine dell'acqua sulla Terra.

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Ricercatori britannici scoprono la presenza di sostanze antibiotiche nel cervello di alcune specie di blattoidei ed ortotteri

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Scritto da PubbliScienze Mercoledì 08 Settembre 2010 18:41

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Nottingham guidati da Simon Lee ha scoperto che il cervello di alcune specie di scarafaggi e locuste contiene sostanze che sono tossiche per alcuni organismi resistenti agli antibiotici. Gli scienziati hanno preso in esame il cervello di questi animali in quanto si tratta della loro parte più vitale e maggiormente protetta. I risultati si sono rivelati molto positivi, ed i ricercatori stanno ora analizzando le sostanze chimiche del cervello di questi insetti per determinare quali siano quelle che svolgono questo ruolo chiave. La scoperta potrebbe portare a nuove cure contro quei batteri che sono resistenti agli esistenti trattamenti farmaceutici.

La ricerca si è concentrata sugli insetti a causa del relativamente "malsano" ambiente in cui essi spesso vivono. Lee ha dichiarato che "spesso gli insetti vivono in ambienti malsani e poco igienici dove si incontrano diversi tipi di batteri, quindi ci è parso logico che possano aver sviluppato dei meccanismi per proteggersi contro i microrganismi."

Inizialmente, i ricercatori hanno monitorato ogni parte degli insetti, fino a quando non hanno scoperto che il cervello è la loro area maggiormente protetta. Lee ha commentato: "senza il cervello essi muoiono mentre possono sopravvivere alla perdita di arti come le zampe. Dal punto di vista della locusta, per esempio, è importante che il sistema nervoso centrale sia sempre protetto contro i batteri ed altri agenti patogeni."

Le sostanze chimiche prodotte dal cervello di questi insetti hanno ucciso alcuni superbatteri. Da ulteriori studi ed analisi è emerso che nove molecole hanno ucciso il batterio gram-negativo Escherichia coli, e sette di loro hanno ucciso lo Staphylococcus aureus, un batterio gram-positivo resistente alla meticillina.

I ricercatori stanno ora cercando di individuare quali siano le sostanze chimiche presenti nel cervello di questi insetti che sono tossiche per i superbatteri. I ricercatori hanno anche osservato che queste sostanze smettono di lavorare quando vengono esposte ad enzimi capaci di indurre un processo di degradazione delle proteine ivi presenti (proteolisi), per cui suppongono che alcune proteine partecipano attivamente.

Lo studio ha anche dimostrato che queste sostanze non sono nocive per l'uomo, ma Lee ha anche sottolineato che è necessario ancora molto lavoro prima di poter giungere a delle conclusioni più definitive, ed ha detto che "siamo ancora molto lontani dal far diventare tutto questo dei veri e propri trattamenti farmaceutici per l'uomo".

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Ricercatori affermano che la luna si sta contraendo

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Scritto da PubbliScienze Domenica 22 Agosto 2010 10:04

Una nuova ricerca ha individuato delle crepe sulla crosta lunare che potrebbero essere state create dal suo raffreddamento e dalla sua contrazione nel corso dell'ultimo miliardo di anni.

Gli scienziati hanno scoperto formazioni di roccia sparsi sulla superficie della luna chiamate scarpate lobate che si pensa siano dovute al fatto che la luna, anche se molto lentamente, si sta restringendo. Le scarpate sono state trovate su tutta la superficie lunare e non sembrano essere alterate, fatto questo che indica che gli eventi geologici che le hanno create sono stati abbastanza recenti. Questa teoria contraddice l'affermazione secondo cui la luna sarebbe completamente priva di attività geologica.

Nell'ultimo miliardo di anni, che corrisponde a circa un quarto dei 4,5 miliardi di anni di vita della luna, essa si è ridotta di circa 200 metri (700 piedi) di diametro. Le scarpate che si ritiene che siano dovute alla contrazione della luna, vennero per la prima volta individuate nei pressi dell'equatore lunare dalle telecamere presenti a bordo delle prime missioni lunari Apollo nei primi anni settanta.

Il Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA, un veicolo spaziale che orbita attorno alla luna dal giugno del 2009, ha recentemente fotografato formazioni simili in altri luoghi della Luna, supportando ulteriormente la teoria che il vicino più prossimo della Terra nello spazio, si stia riducendo.

Il concetto non è comunque nuovo. Gli scienziati sanno che il nucleo della luna era una volta molto caldo, come il suo "cuore" si raffredda, la luna naturalmente si contrae.

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Gruppo di ricercatori affermano che l'universo si espanderà per sempre

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Scritto da PubbliScienze Venerdì 20 Agosto 2010 20:14

Uno studio sulla quantità di energia oscura presente nell'universo suggerisce che l'universo stesso potrebbe continuare ad espandersi indefinitamente. I ricercatori dicono anche che l'universo diventerà un freddo e morto deserto cosmico.

Lo studio è stato condotto da un gruppo internazionale di ricercatori guidato dal professor Eric Jullo al Jet Propulsion Laboratory della NASA in California. I ricercatori hanno utilizzato i dati forniti del telescopio spaziale Hubble mostrando il modo in cui la luce è stata distorta, un fenomeno noto come lente gravitazionale che è caratterizzato dalla deflessione della radiazione emessa da una sorgente luminosa a causa della presenza di una massa posta tra la sorgente e l'osservatore, da un grande ammasso di galassie noto come Abell 1689 stimando la quantità di energia oscura in circa tre quarti dell'universo, mentre la quantità di materia oscura è stimata in circa un quarto della massa totale dell'universo.

L'energia oscura è una forza completamente invisibile che agisce di continuo sull'universo. La sua esistenza è nota solo a causa del suo contributo alla espansione accellerata dell'universo. Come l'universo espande esso si raffredda, e la sua temperatura si avvicina allo zero assoluto.

Il pofessor Jullo ha detto che per la prima volta ora si può affermare che l'universo "continuerà ad accelerare e che si espanderà per sempre".

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Aereo alimentato ad energia solare completa volo sperimentale di 26 ore

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Scritto da PubbliScienze Giovedì 08 Luglio 2010 18:41

"Solar Impulse", un velivolo ultraleggero quadrimotore ad ala alta alimentato ad energia solare, è atterrato oggi in Svizzera dopo aver completato con successo un volo di prova durato 26 ore. Il volo è la prova che un aereo alimentato con la sola energia solare può accumulare abbastanza energia dal sole durante il giorno da poter essere poi utilizzata durante la notte. Il team che ha progettato e costruito l'aereo ritiene che, in teoria, l'aereo potrebbe volare indefinitamente, visto che c'è abbastanza luce solare per alimentarlo.

Questo volo è stato fino ad ora il più lungo e il più in alto mai compiuto prima da un aereo alimentato ad energia solare. L'aereo, che può trasportare un passeggero, e che contiene 12 mila celle solari, ha volato ad una altitudine media di circa 8.500 metri ed ad una velocità media di circa 25 chilometri all'ora. Il pilota, Andre Borschberg, un ex pilota da caccia della aviazione militare svizzera, ha dichiarato: "Sono stato un pilota per quarant'anni, ma questo volo è stato il più incredibile di tutta la mia carriera di volo. Io stavo lì seduto a guardare l'indicatore della carica delle batterie che si alzava e continuava ad alzarsi soltanto grazie al sole. Io ho appena volato per 26 ore senza usare una goccia di carburante e senza causare inquinamento."

L'intenzione del progetto, realizzato presso il Politecnico Federale di Losanna in Svizzera, è quello di dimostrare che i viaggi aerei a "zero" emissioni possono presto diventare una realtà. La prossima versione del "Solar Impulse" dovrebbe essere pronta per il 2011. Avrà una cabina di pilotaggio pressurizzata e un'avionica avanzata che gli permetterà di effettuare voli trans-continentali e trans-oceanici. Il team ritiene che un giro intorno al mondo, con scali per permettere l'avvicendamento dei piloti, sarà possibile nel 2012.

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